Medico Chirurgo Ortopedico | Dott. Luca Pazzaglia

Patologie spalla

Lesione cuffia dei rotatori

ortopedia-spalla

SINTOMATOLOGIA

La  sintomatologia legata alla rottura della cuffia dei rotatori è caratterizzata da:
  • Dolore anteriore della spalla con possibile irradiazione all’intero braccio di tipo continuativo con persistenza o esacerbazioni notturne
  • Difficoltà nel compiere i comuni movimenti articolari
  • Riduzione, fino all’impossibilità, nel  sollevare pesi

CAUSE

  • Post traumatico
  • Fenomeni degenerativi

MOMENTO DIAGNOSTICO

In seguito al persistere di una progressiva e sempre più ingravescente sintomatologia dolorosa a carico della spalla si rende necessario sottoporsi a visita specialistica.

Verranno quindi eseguiti dei test specifici e visionati esami strumentali (Rx spalla, Rmn spalla) ed in base alla presenza di eventuali patologie a carico di strutture miotendinee o articolari verrà proposta una procedura specifica.

Qualora si riscontri una rottura su base degenerativa o post traumatica di uno o più tendini della cuffia dei trotatori, in base alle condizioni e stato clinico del paziente, si rende necessario un intervento artroscopico di sutura.

Percorso di tipo conservativo

Non sono previste metodiche di questo tipo.

Percorso di tipo chirurgico

In anestesia locale (blocco del plesso branchiale), associato sempre ad una sedazione blanda, attraverso circa 5 mini-incisioni cutanee si esegue una sutura dei tendini lesionati della cuffia dei rotatori utilizzando delle ancore magnetiche

  • metalliche (in titanio)
  • tessuto

La scelta fra i due mezzi di sintesi viene stabilita in base alla qualità del tessuto osseo dove eseguire l’impianto ed alle caratteristiche del paziente.

NON vengono messi punti di sutura ma soltanto dei cerotti di poliestere, anallergici e atossici (steri-strip) da tenere per circa 20 giorni.

La durata dipende da molti fattori, in caso di lesioni isolate non complesse del sovraspinoso la durata è di circa 25 minuti.

L’arto operato viene immobilizzato con un tutore ortopedico (rimovibile solo per pochi istanti durante la giornata per permettere l’igiene personale ed il vestirsi) per 3 settimane giorno e notte poi 2 settimane solo la notte.

Successivamente si comincia un percorso progressivo di recupero funzionale da eseguire esclusivamente presso centri fisioterapici altamente specializzati.

Il recupero dipenderà molto dal tipo di lesione riscontrata durante l’intervento o dal tipo di sutura eseguita.

Fondamentale comunque sarà il percorso di progressivo recupero funzionale per poter ripristinare una condizione di vita qualitativamente soddisfacente per l’assistito.

La ripresa dell’attività lavorativa dipende molto dalla natura del lavoro da eseguire. Per i lavori manuali definiti come “pesanti”, naturalmente dipendenti dall’arto operato, bisogna attendere circa 3-4 mesi dalla rimozione del tutore, sempre comunque dopo controllo specialistico. Per i lavori di entità minore i tempi verranno concordati con l’operatore.

La ripresa dell’attività fisica, in particolare degli sport che prevedono l’uso dell’arto superiore, viene consigliata non prima dei 4 mesi dall’intervento, sempre comunque dopo controllo specialistico.

Rare: possono insorgere tutte le comuni complicanze legate ad un intervento chirurgico (deiscenza della ferita chirurgica, infezione, fuoriuscita dalla sede ossea dell’ancora posizionata, riduzione della sensibilità della zona operata, etc.) ma non percentuali minime grazie alla tecnica utilizzata. Sono possibili anche ri-rotture (recidiva) del tendine suturato con percentuali del 15-25%. Cause:
  • Lesione massiva (grandi dimensioni)
  • Tessuto del tendine suturato di scarsa qualità
  • Fumo ed altri prodotti utilizzanti la nicotina
  • Età superiore a 70 anni
  • Scarsa collaborazione del paziente nella fase riabilitativa
Torna in alto