Patologie mano
Tenosinovite stenosante (dito a scatto)
ANATOMIA
I tendini flessori ( superficiale e profondo ) sono delle lunghe fibre che determinano i movimenti delle dita della mano.
In maniera semplicistica, questi tendini a livello del palmo della mano decorrono all’interno di diversi legamenti, tecnicamente chiamati pulegge che li mantengono adesi alle ossa.
Tale patologia è l’espressione del restringimento della puleggia che circonda il tendine del dito colpito.
Tale restringimento creerà un progressivo aumento dell’attrito fra il tendine e la guaina con conseguente sensazione di blocco nello scorrimento (dito a scatto).
FATTORI DI RISCHIO
- Secondarie e microtraumi/traumi ripetuti
- Movimenti di presa ripetuti (attività lavorative manuali)
- Patologie sistemiche (artrite reumatoide, diabete, ipotiroidismo)
SINTOMATOLOGIA
- Nodulo palmare alla base del dito interessato con gonfiore diffuso
MOMENTO DIAGNOSTICO
In seguito al persistere di una progressiva e sempre più ingravescente sintomatologia dolorosa a carico della mano si diventa necessario sottoporsi ad una visita specialistica.
Verranno quindi eseguiti test specifici ed in base alle condizioni cliniche del paziente, alla sua qualità di vita verrà proposto un percorso specifico.
Percorso di tipo conservativo
Vengono proposti dei trattamenti che hanno come obiettivo ridurre lo stato d’infiammazione presente:
- Terapia sistemica con Fans
- Terapia fisica da eseguire presso dei centri altamente specializzati
- Infiltrazioni
– Cortisone
– PRP
Qualora tutto ciò non porti ad una soddisfacente qualità di vita quotidiana e/o lavorativa, quando la sensazione di scatto diventa sempre più dolorosa con tendenza a “bloccare” il dito, si consiglia di sottoporsi ad intervento chirurgico.
Percorso di tipo chirurgico
In anestesia locale associata su richiesta ad una sedazione blanda attraverso una piccola incisione cutanea di 4-5 mm si esegue una tenolisi, ossia l’ apertura della guaina (puleggia A1) dei tendini flessori.
Verranno applicati due punti di sutura di tipo riassorbibile in 20 giorni.
Rare: possono insorgere tutte le normali complicanze legate ad un intervento (deiscenza delle ferita chirurgica, infezione, etc.) ma con percentuali molto ridotte grazie alla tecnica utilizzata .